Arte

SCAMMBIO CULTURALE    SANTA MARIA DI SALA – HVAR
LO SCULTORE GIANPIETRO VANIN ESPONE IN CROAZIA

Il Comune di Santa Maria di Sala e il Comune di Hvar (Croazia) hanno organizzato uno scambio culturale per il 2 e 3 luglio nella città di Hvar: un fitto calendario di avvenimenti culturali che si svolgeranno alla presenza del Sindaco Paolo Bertoldo e alcuni Assessori, di Autorità della regione Veneta e della Croazia, il Presidente della Comunità Italiana in Croazia Dottssa Alessandra Tudor, con la partecipazione dell’artista Salese Gianpietro Vanin e della Banda di fiati diretta dal Maestro Benvenuto Bassan.

L’esposizione di Gianpietro Vanin realizza, attraverso le opere, un percorso dove la storia, gli affetti, l’evoluzione del tempo, il senso della religiosità racchiudono in parte un vissuto dell’artista ma soprattutto un insieme della comunità a cui appartiene.


Santa Maria di Sala - "Villa Farsetti"

I suoi bassorilievi sono prima pensati, poi con la maestria delle mani l’artista inizia una un’operazione di pulizia del legno e sagoma il soggetto che pazientemente viene creato.
L’abilità di trasferire con realismo l’identità dei messaggi, sia dal punto di vista fisico, come nel valore spirituale, rievocano quel phatos antico che appartiene a chi sa creare attraverso la materia, un equilibrio tra l’identità e i sentimenti, con quella dinamicità che traspare negli effetti luminosi, nella doratura dei colori, nelle linee essenziali dei pieni e vuoti. Inoltre quel modo di sfaccettare alcuni particolari, determina il movimento della figura, dà spazio alla profondità, a volte seguendo la prospettiva.
Sempre più determinato e preciso nel cogliere i dettagli, nel fare quegli inserimenti che danno spazio alla scena.


Santa Maria di Sala - "Castello di Stigliano"

Racconta la storia attraverso la realizzazione di angoli artistici famosi, simbolo di identità dei luoghi e del territorio: il”Castello di Stigliano”, la “Torre delle campane di Noale”,



“Porta Romana” di Valle del Cadore, “Rio del Battello” a San Girolamo, esposti in questa rassegna.
Riprende le scene di ieri e di oggi, il modo di vivere e di relazionarsi: “Fanciulle con il cane”, “Incontro con la pastorella”, “Come eravamo”, “Fanciulla al pianoforte”, “La coppia”, “i Contadini”. Poi c’è quel suo modo di intendere la religiosità umana attraverso la rivisitazione di grandi opere: “L’ultima cena”, “La Sacra Famiglia”, “La deposizione”, o quelle che hanno una forte tradizione comune come “Il Crocefisso”, “La deposizione di Cristo”, “Maria Immacolata”, sino alle grandi figure che hanno coinvolto l’umanità  basti pesare a “Giovanni Paolo II”. Non mancano alcuni simboli comuni nella “Rosa dei venti” o in personaggi di pregio storico o mitologico in “Carlo Magno, o artistico in “Vang Gogh” e riferendosi sempre ai valori, l’opera “Saluti al marinaio”.
Sono scene che l’artista riesce a coordinare dando una risposta reale al momento, all’emozione, frutto di incontri e di attese comuni-
La sua tecnica precisa e determinata, l’uso naturale di ceralacca e le venature del legno sono risolutivi nell’interpretazione del lavoro e per l’artista sono l’anima stessa delle opere.



L’incontro con la comunità di Hvar non è vissuto solo come scambio di rapporti umani ma anche nel ricordo delle tradizioni e delle bellezze che l’isola conserva a cui Vanin ha voluto rendere omaggio realizzando “la loggia” in un’opera che lascia come omaggio alla comunità in segno di riconoscenza e di amicizia.

Prof .ssa Lidia Mazzetto